Vino Biologico Solfiti

Scopriamo insieme a cosa servono i solfiti nel vino e perchè nel biologico si cerca di farne a meno.

E’ sempre più presente l’idea di diminuire agenti chimici nella produzione del vino, nonostante non sia proibito l’utilizzo di solfiti nel vino è decisamente risaputo che l’anidride solforosa ha effetti tossici e allergeni sul nostro organismo, infatti l’OMS ha imposto un uso di massimo 0,7 mg/kg giornaliero, dal 2005 l’Unione Europea obbliga ad inserire in etichetta la presenza di solfiti o anidride solforosa.


Ma a cosa servono i solfiti?
I solfiti aiutano la conservazione per rallentare lo sviluppo di microbi e prevengono l’ossidazione.
La pratica dell’agricoltura biologica riesce ad abbattere la maggior parte di solfiti nel vino biologico, comunque una piccola parte di solfiti viene prodotta naturalmente nel processo di fermentazione.
Usare per la produzione uve sane e un immediato inizio del processo di fermentazione alcolica è un metodo efficace per ridurre al minimo l’anidride solforosa.
Esistono dei vini biologici senza solfiti aggiunti ma che contengono comunque dei solfiti sviluppati naturalmente, ma sempre inferiore ai 10mg/l. Difatti se il vino supera i 10mg/l bisogna indicare nell’etichetta che appunto “contiene solfiti”

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